Il CMDB è un fattore decisionale per le aziende orientate ai servizi?
Per essere breve, potrei rispondere semplicemente a questa domanda con un “SÌ”.
In base all’esperienza che ho acquisito nel corso degli anni nei progetti di service management posso affermare che normalmente uno dei requisiti centrali consiste nell’introduzione/integrazione di un CMDB.
Cosa significa in termini pratici?
In questo articolo desidero fornirvi una prima introduzione generica sul concetto di CMDB. Di seguito descriverò i principali benefici dell’utilizzo di un CMDB sulla base di esempi pratici, facendo riferimento alla possibile realizzazione attraverso l’implementazione della nostra soluzione di IT Service Management, WÜRTHPHOENIX EriZone.
Iniziamo considerando alcune definizioni e spiegazioni prese da ITIL.
ITIL non parla del „CMDB”, ma si riferisce sempre ad uno o più CMDB. Questo approccio corrisponde anche alla prassi. Per esempio, i vostri componenti hardware potrebbero essere gestiti in un sistema diverso rispetto a quello utilizzato per le licenze dei vostri software, in questo caso non sarà necessario registrarli in un altro CMDB distinto. Quindi, un CMDB in pratica è visto come un tipo di cloud, che collega i vari sistemi IT tra loro, fornendo le informazioni necessarie per tutti i processi di service management.
CMDB come un cloud che collega tra loro i vari sistemi IT
Questa premessa spiega la funzione centrale del CMDB. Lo scopo principale, quindi, non consiste nel raccogliere più informazioni tecniche possibili in un unico database, ma registrare insieme ai dati tecnici anche le relative licenze, dati finanziari e contratti attraverso un intero ciclo di vita. In concreto, questo implica che al di là dei dati tecnici di un PC o di un server, anche i dati relativi a software, connessioni, sedi, utenti, contratti (licenze, manutenzione, SLAs…) ecc. sono raccolti e archiviati.
Un CMDB dovrebbe essere uno strumento per il processo di pianificazione, analisi e manutenzione. Quindi, è necessario che il CMDB mostri lo stato target dei configuration items (tutti i cespiti legati ai servizi, che devono essere gestiti per la consegna del servizio). Per esempio, se un PC viene rilevato con la discovery e si scopre che su questo computer sono installati un software HR e un software grafico, questo è lo stato corrente. Nonostante questo possa essere interessante per la gestione delle licenze per sapere se sono disponibili abbastanza licenze, non fornisce alcuna informazione sull’autorizzazione di queste installazioni. Confrontando quindi lo stato target dal CMDB con quello attuale, si possono determinare facilmente tutte le differenze non autorizzare.
Quale potrebbe essere in pratica il modello per la procedura di un CMDB?
1.) Definizione e identificazione dei configuration items
Innanzitutto si devono identificare tutti gli oggetti che sono rilevanti per i processi di service management, con le rispettive informazioni e relazioni. Troppi CI o attributi non necessari non portano alcun beneficio. In questo caso il service catalogue è un buon approccio per identificare gli oggetti davvero rilevanti.
2.) Pianificazione e strutturazione di un CMDB
Un CMDB facile da utilizzare, gestire e mantenere, sta alle basi per un’implementazione di successo. Strutture troppo complesse conducono molto raramente al successo. Mentre, il collegamento tra i sistemi di inventario e database di asset managament con il CMDB è essenziale.
3.) Monitoraggio dello stato del ciclo di vita dei configuration item
È sensato registrate i CI, che dovranno essere mantenuti anche successivamente. Altrimenti, il CMDB sarebbe solamente un’altra “tomba di dati”. Questo rappresenta più un aspetto organizzativo che non tecnico.
4.) Confronto dello stato target con lo stato attuale
Come già menzionato prima, il confronto tra lo stato target con quello attuale è uno dei compiti più importanti del configuration management. In questo modo si può raggiungere un alto livello qualitativo identificando gli errori presenti all’interno dei processi di service management.
Risultato
Concludendo, si può affermare che non esiste “il CMDB” e nemmeno che esista una soluzione out-of-the-box per tutti i clienti. Infatti il CMDB è uno degli aspetti centrali e un fattore decisionale di successo nell’implementazione di una soluzione di service management.
My personal core competencies are in the field of information technology (independent from branches). During consulting projects, my main activities are the analysis of IT processes and their optimization, ITIL service management and data protection. As a certified ITIL Service Expert, I focus on the integration of business processes and IT processes. In the field of IT, my main competencies are application- and database development, primary for process-supporting systems.
My project-experiences build up the basis to holding seminars regarding ITIL and other, more “conventional”, IT-topics.
Since 1993 I’m also active as freelance managing director for several companies. Numerous projects for medium-sized enterprises enabled me to gather extended knowledge about different branches and systems. After all, WÜRTHPHOENIX EriZone turned out to be a highly promising solution for the successful implementation of a targeted ITSM-strategy. EriZone covers most of the relevant ITIL processes, moreover, continuous developments and enhancements grant the up-to-dateness of the solution. Therefore, I decided to join Würth Phoenix as consultant for the German market. Thanks to my experiences, I’m able to advice and support new customers during the entire planning- and implementation-process of the IT Service Management solution WÜRTHPHOENIX EriZone.
Author
Martin Fischer
My personal core competencies are in the field of information technology (independent from branches). During consulting projects, my main activities are the analysis of IT processes and their optimization, ITIL service management and data protection. As a certified ITIL Service Expert, I focus on the integration of business processes and IT processes. In the field of IT, my main competencies are application- and database development, primary for process-supporting systems.
My project-experiences build up the basis to holding seminars regarding ITIL and other, more “conventional”, IT-topics.
Since 1993 I’m also active as freelance managing director for several companies. Numerous projects for medium-sized enterprises enabled me to gather extended knowledge about different branches and systems. After all, WÜRTHPHOENIX EriZone turned out to be a highly promising solution for the successful implementation of a targeted ITSM-strategy. EriZone covers most of the relevant ITIL processes, moreover, continuous developments and enhancements grant the up-to-dateness of the solution. Therefore, I decided to join Würth Phoenix as consultant for the German market. Thanks to my experiences, I’m able to advice and support new customers during the entire planning- and implementation-process of the IT Service Management solution WÜRTHPHOENIX EriZone.
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