Siamo sicuri di avere tutti gli host esistenti sotto monitoraggio?
Talvolta nelle grandi organizzazioni (grazie anche alla virtualizzazione che slega la creazione di un sistema dall’introduzione di nuovo Hardware) succede che i sistemi si moltiplichino in modo incontrollato sfuggendo ai processi definiti che prevedono l’ inserimento degli stessi sotto il monitoraggio; come si può fare per evitare queste situazioni ? Una interessante funzionalità di Monarch è l’ autodiscovery che si può effettuare definendo un range di indirizzi IP, sui quali viene effettuata una scansione ed il confronto con il DNS di NetEye come nel caso qui di seguito:
Sul range definito di indirizzi IP ( nell’esempio new domain servers) viene effettuata una scansione snmp per verificare la presenza di sistemi non conosciuti, gli indirizzi IP che rispondono vengono confrontati con il nome del DNS nel database di NetEye. Se l’host non è nel monitoraggio lo si vede evidenziato nella lista come nel seguente esempio.
Una volta trovati gli host non configurati nel monitoraggio possiamo selezionare quali aggiungere, associando un profilo dell’ host, dei servizi e completando il form con le informazioni necessarie quali i parent, l’host group ed i contact groups.
Posso inoltre aggiungere se necessario anche dei servizi specifici non contemplati nel template selezionato.
Et voila’, ora il nuovo server e’ sotto monitoraggio 😉
Andrea di Lernia
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